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ALEX DANIELE

 

Principali difetti: l’impulsività e il suo amore incondizionato per i MISSION (sui quali nel 2014 licenzia la biografia in inglese “At War With The Gods”).

 

Principali pregi: la passione per la musica e poco altro.

 

Attivo dall’inizio degli anni novanta come dj/selecter “dedito al gothic-rock, alla new-wave e al post-punk” sotto lo pseudonimo di “Mish”, nel 1995 Alex Daniele diventa resident dello Shelter Club di Colturano (Mi) – locale che abbandonerà solo nel 2014 – e “suona i suoi dischi preferiti” in vari eventi nazionali ed internazionali (tra i quali il Judgement Day Festival di Dornbirn, il Sacrosanct di Reading, il Moonlight di Fano e il Pagan Love Songs di Bochum).

 

 

Cose che si porterebbe su un’isola deserta: “God’s Own Medicine” e “Carved In Sand” di The Mission, “Script Of The Bridge” di The Chameleons”, “The Joshua Tree” di U2, “Dreamtime” di The Cult, “Paint Your Wagon” dei Red Lorry Yellow Lorry, una canna da pesca e il kit del fai da te per farsi birra in casa.

 

Guilty pleasures: “Careless Whispers” di George Michael

 

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