Intervista: DRAB MAJESTY
(english version below)
I più attenti osservatori della scena "darkwave" internazionale avevano colto le potenzialità di Drab Majesty sin dal 2015, anno in cui il duo di Los Angeles esordiva con "Careless", ma fu "The Demonstration", pubblicato l'anno dopo, a sancirne il trionfo internazionale, evidenziando anche un netto progresso rispetto al già valido disco di debutto. Tre anni ed un'infinità di concerti dopo, il nome di Drab Majesty è, giustamente, tra i più quotati a livello internazionale; normale quindi l'attesa che circonda "Modern Mirror", album che il duo si appresta a rilasciare il 12 Luglio prossimo. Abbiamo parlato del nuovo album e di altro ancora con Andrew Clinco, pochi giorni dopo l'ultimo passaggio in Italia (tre date tenute a Guastalla, Roma e Napoli tra il 9 ed il 12 Giugno scorso) di Drab Majesty.
Benvenuti su Ascension Magazine. Come nasce il progetto Drab Majesty? Si tratta del tuo primo progetto musicale o facevi parte di altre bands in precedenza? Quali gruppi hanno influenzato il tuo background musicale?
Drab Majesty nasce dalla riscoperta della chitarra (che fu per un breve periodo il mio primo strumento), nel periodo in cui suonavo le percussioni nei Marriages con Emma Ruth Rundle. La sua tecnica di chitarra "finger-style" mi ha ispirato a scrivere canzoni folk. Da lì ho applicato questa tecnica ad una chitarra elettrica con vari effetti. Il risultato è stato qualcosa tra Vinny Reilly e Robin Guthrie, ma non ero ancora soddisfatto di quelle canzoni . Successivamente, con l'arrivo di una maggiore ispirazione, decisi che dovevo assumere l’identità di un alter-ego per quei brani, non poteva essere Andrew ad assumersi la piena responsabilità di questi lavori. Decisi così di creare una musa, un'entità separata per presentare questa musica. Sono stato molto ispirato da Boards of Canada, Erik Satie, le opere ambient di Steve Roach, Tor Lundvall, Iasos, Jean Michel Jarre. Per quanto riguarda il lavoro con la chitarra, nello stile più vicino a Drab Majesty, ho sempre apprezzato gli stili di chitarra arpeggiata di Johnny Marr, Maurice Deebank, Vinny Reilly, Mark Kozelek e Reg Smithies.
Come nasce il tuo look, che descriverei come una specie di "Pierrot gotico"?
Ho già sentito questo paragone! Mi piace il classico lavoro del mimo, tuttavia il look attuale nasce dal tentativo di allontanarsi completamente dalle nostre personalità come normali esseri umani. L'abito e l'aspetto sono tanto un costume rituale quanto un modo per far dimenticare allo spettatore chi / che tipo di persona potrebbe celarsi dietro al viso, alle parrucche e agli occhiali. È importante che il pubblico sia sospeso in uno spazio sonoro. Non indossiamo questi abiti fuori dal palco perché il nostro rituale sonico non viene condotto da nessun'altra parte oltre al palcoscenico.
Ho letto che "Modern Mirror" è ispirato alla figura di Narciso. Dicci di più sul concetto di questo album.
Sì, più precisamente il Narciso di Ovidio. Un racconto che ammonisce sul pericolo in cui si può incorrere, perdendosi nel proprio riflesso. Narciso respinge il vero amore di Echo, e trascorre il resto della sua vita completamente estasiato dal suo volto. Lo "Specchio Moderno" a cui mi riferisco sono i nostri avatar online: il modo in cui riflettiamo le nostre personalità e identità nel resto del mondo nell'era digitale. Essendo parte dell'ultima generazione di bambini cresciuti senza Internet a mia disposizione, mi interessa l'ossessione moderna con questo mezzo e le dipendenze che si formano e come possono aiutare o forse ostacolare la nostra crescita, dalle persone che eravamo prima che avessimo questi dispositivi o se non li avessimo mai avuti.
"The Demonstration" è l'album che ha affermato Drab Majesty in tutto il mondo. Quanto è stato difficile realizzare "Modern Mirror", ora che le aspettative dei fan e della stampa erano alte?
Non è stato affatto difficile. Per me, fare arte non dovrebbe mai essere difficile. È stata un'opportunità bella e liberatoria per condividere un altro lavoro in cui credo. Non ho aspettative per ciò che il resto del mondo penserà, e personalmente non mi importa davvero. Mi piace molto l'idea di concepire l'arte come un dono per coloro che la consumano e la godono, ma anche se nessuno lo facesse, farei ancora questo lavoro perché questo è il mio percorso divino e rifiutarlo sarebbe irresponsabile.
In passato hai collaborato con King Dude. Com'è stata quella collaborazione? Ci sono altri artisti con cui ti piacerebbe lavorare?
King Dude è una delle mie persone preferite sul pianeta. Oltre ad essere qualcuno che definisco veramente mio fratello, mi ha ispirato, supportato ed aiutato a realizzare questa visione. Quella collaborazione è stata semplice e divertente. Siamo entrambi cantautori che non pensano troppo e lasciano trasparire le prime idee. Abbiamo parlato dell'ipotesi di fare nuovamente qualcosa assieme. Mi piacerebbe lavorare con David Sylvian un giorno o Robin Guthrie e Harold Budd. Questo sarebbe un sogno.
Ho apprezzato il disco di VR Sex. Come è nato questo side project?
Grazie! Non intendo davvero definirlo un progetto parallelo, ma piuttosto un altro aspetto della mia arte come Andrew Clinco. Queste canzoni erano in lavorazione sin dal 2016 e ho sempre saputo che volevo avviare un progetto più pesante. Mentre preparavo i demo di Modern Mirror, parallelamente stavo anche scrivendo queste canzoni ad Atene e dopo aver incontrato Ben Greenberg una volta, l'ho contattato per esprimergli il mio desiderio di lavorare con lui sull'LP. Era molto disponibile all'idea ed abbiamo iniziato un dialogo costante: io gli avrei mandato dei demo mentre ero in Grecia e lui mi avrebbe dato un feedback e avremmo ideato il processo di registrazione. Quando siamo arrivati nello studio, Ben aveva le idee chiare su cosa stavamo facendo e abbiamo realizzato il disco in 5 giorni. E' stata una sessione da sogno. La sua abilità come produttore è assolutamente brillante. Sono molto contento del risultato ottenuto su "Human Traffic Jam".
Come descriveresti la scena musicale di Los Angeles? Quali sono le differenze tra gli Stati Uniti e l'Europa?
La scena musicale di Los Angeles è fantastica adesso. C'è molto sostegno tra gli artisti e la competizione sembra essere ai minimi storici, il che è BUONO. Meno competizione e più ispirazione collettiva. Ci sono molti nuovi locali che spuntano e molta buona musica viene rilasciata. È difficile individuare le differenze tra le scene degli Stati Uniti e dell'Europa. Direi che il pubblico in Europa mi pare più concentrato e richiede un set più lungo, mentre l'attenzione del pubblico americano tende ad essere un po "fugace".
Sei spesso in tour, in Europa e negli Stati Uniti. Quali sono i ricordi migliori e peggiori dei tuoi tour? Che impressione ti ha fatto l'Italia?
Ci sarebbero troppe cosa da dire! Per quanto riguarda l'Italia, abbiamo recentemente volato da Glasgow a Pisa. Pensavamo che saremmo atterrati da qualche parte più vicino a Guastalla, dove si sarebbe tenuto nostro spettacolo (N.R. domenica 9 Giugno 2019), ma invece, con nostra sorpresa, siamo sbarcati a Pisa e abbiamo avuto l'opportunità di vedere la torre pendente. È stato incredibile. Altri ricordi : perdersi sotto la pioggia per ore a Pompei, passare 2 settimane a Venezia a comprare maschere Bauta (n.d.r. le tipiche maschere veneziane) e camminare per le strade a fare un servizio fotografico; avere un mal di schiena paralizzante nella campagna veneta e correre in un ospedale italiano (dove nessuno parlava inglese) dove mi hanno fatto degli esami, per poi lasciarmi andare su una sedia a rotelle 8 ore dopo. Dover trasportare tutto il nostro equipaggiamento nel nostro appartamento a Venezia bypassando un ponte chiuso, bere un milione di Aperol e Campari spritz nelle strade di Verona, fare un check-in alle 4 del mattino a Torino, in un Airbnb che non riuscivamo a trovare sulla mappa. Ci sono tanti aneddoti legati all'Italia, ed essendo mezzo italiano, ho assolutamente una connessione speciale con il tuo Paese. Mio nonno è di Spinazzola e mia nonna di Acquaviva Delle Fonti, provincia di Bari. I nostri spettacoli in Italia sono sempre fantastici e le persone sono così incredibilmente belle e calde. Ci piacerebbe fare un tour italiano completo di 2-3 settimane, per vedere tutti i luoghi meritevoli e mangiare tutte le vostre deliziose prelibatezze.
English version
1. How was Drab Majesty born? Is it your first musical project or have you been involved in other projects before? Which groups have influenced your musical background?
- Drab Majesty was born from rediscovering the guitar (my short-lived first instrument) through playing in Marriages with Emma Ruth Rundle. Her finger-style guitar technique inspired me to start writing folk songs. From there I applied this technique to an electric guitar with various effects. The result was somewhere between Vinny Reilly and Robin Guthrie but the songs did not feel like me. Many songs began to come thru, and my identity as a songwriter took on an alter-ego from which Andrew could not take full responsibility for these works. It was my cue to discover/craft a muse, a separate entity to present this music. I've been very inspired by Boards of Canada, Erik Satie, ambient works of Steve Roach, Tor Lundvall, Iasos, Jean Michel Jarre. As for guitar work, in the style closest to DM, I've always appreciated the arpeggiated guitar styles of Johnny Marr, Maurice Deebank, Vinny Reilly, Mark Kozelek, and Reg Smithies.
2. How does your look come about, which I would describe as a sort of Gothic Pierrot?
I've heard this comparison before! I do like work of the classic Mimes however current look is born out of an attempt to move completely away from our personalities as normal humans. The garb and look is as much a ritual costume as it is a way to make the viewer forget who/what kind of person may be behind the facepaint, wigs, and glasses. It's important for the audience to be suspended both in belief and in a sonic space. We don't don these outfits off stage anymore because our sonic ritual isn't being conducted anywhere else other than the podium/stage.
3. I read that "Modern Mirror" is inspired by the figure of Narcissus. Tell us more about the concept of this album.
Yes, more specifically Ovid's Narcissus. A tale that warns of the tragic pitfall that can happen from getting lost in ones own reflection. Narcissus rejects the true love of Echo, and spends the rest of his life completely enraptured by his face. The "Modern Mirror" I am referring to is my analog for our online avatars - the way in which we reflect our personalities and identities to the rest of the world in the digital age. Being part of the last generation of children who grew up without the internet at my disposal, I am interested in the modern obsession with this medium and the addictions that form and how they can help or perhaps hinder our growth/trajectory from the people we were before we had these devices or if we never had them at all.
4. "The Demonstration" is the album that has affirmed Drab Majesty all over the world. How hard was it to make "Modern Mirror", when expectations from fans and the press were now high?
It really wasn't hard at all. For me, making art should never be hard. It was a beautiful and liberating opportunity to share another work that I believe in. I have no expectations for what the rest of the world will think, and personally it really doesn't matter to me. I very much love the idea as making art as a gift to those who consume and enjoy it, but even if no one did I would still be doing this work because this is my divine path and to reject it would be irresponsible.
5. In the past you have collaborated with King Dude. How was that collaboration? Are there other artists you would like to work with?
King Dude is one of my favorite people on the planet. Beyond being someone I truly call my brother, he has inspired, supported, and helped me realize this vision. That collaboration was effortless and very fun. We are both songwriters that don't overthink and just let the first ideas flow through. We've been talking about doing something again down the line. I would love to work with David Sylvian one day or Robin Guthrie and Harold Budd. This would be a dream.
6. I enjoyed the VR Sex record. How did this side project come about?
Thank you! I don't really intend to call this a side project but rather just another facet of my art as Andrew Clinco. These songs have be coming thru since about 2016 and I've always known I've wanted to start a heavier project. While demoing Modern Mirror, I was also writing these songs in Athens, GR and after only having met Ben Greenberg one time, I kind of cold called him and reached out regarding my desire to work with him on the LP. He was very amenable to the idea and we started a consistent dialogue where I'd send him demos while in Greece. He would give me feedback and we'd concept the recording process. By the time we got in the studio Ben had a perfectly clear idea of what I was going for and we executed this record in 5 days. It was a dream session. His producer prowess behind the board is pure brilliance. I'm very happy with the result we got on "Human Traffic Jam".
7. How would you describe the Los Angeles music scene? What are the differences between the USA and Europe?
The LA music scene is fantastic right now. There's a lot of support among artists and competition seems to be at an all time low, which is GOOD. Less competition and more collective inspiration. There are many new venues popping up and a lot of good music is being released. It's hard to pinpoint the differences between USA and Europe scenes. I will say that the crowds of Europe I feel are more focused and demand a longer set, where American audience attention spans tend to be a bit fleeting.
8. You are often on tour, in Europe and in the USA. What are the best and worst memories of your tours? What impression did Italy have on you?
Too many to name! As far as Italy goes, we recently flew from Glasgow to Pisa. We thought we'd be flying to somewhere closer to Guastalla which is where our show was, but instead, much to our surprise we landed in Pisa and we had the opportunity to see the leaning tower. It was incredible. Other memories include: getting lost in the rain for hours in Pompeii, spending 2 weeks in Venice renting Bauta robes and walking the streets doing a photo shoot, having a paralyzing back spasm in the countryside outside of Venetto and getting rushed to an Italian (zero english-speaking hospital) where they performed tests on me only to let me go in a wheelchair 8 hours later and then having to subway with all our equipment back to our flat in venice because the bridge was closed, drinking a million aperol and campari spritz in the streets of Verona, to check into an Airbnb horse ranch in Turin at 4am that we couldn't find on the map. There are so many, and being half-italian, I absolutely have a special connection to your country. My grandfather is from Spinazzola and my grandmother Acquaviva Delle Fonti, Bari. Our shows in Italy are always great and the people are just so incredibly beautiful and warm. We'd LOVE to do a full 2-3 week Italian tour and just see all the sights and eat all of your delicious delicacies.