Recensione: Blutengel "Un:Gott"
BLUTENGEL "Un:Gott"
(cd, Out Of Line)
Band dallo stile ormai consolidato (il disco d’esordio, "Child Of Glass”, risale a ben 20 anni fa!), tanto a livello estetico che musicale, "Un:Gott" è l'ennesimo album dei Blutengel, che offre ai "vampiri" che popolano la scena "gothic" (tedesca in primis, ma non solo), l'ennesima occasione per affondare i propri canini nelle note plasticose della musica di Chris Pohl; per gli altri, anche stavolta, meglio procurarsi dell'aglio e girare alla larga. La ricetta, vincente, va detto, dei Blutengel, è sempre la solita: brani immediati che alternano hits dai pompatissimi ritmi danzerecci e dai refrain immediati, pronti per la pista da ballo, alternate e pezzi più lenti, dalle cadenze romantico/drammatiche, con testi che anche stavolta (su tutte la programmatica “Vampire”, appunto), attingono a piene mani soprattutto dall'immaginario “adolescenziale-vampiresco” di Twilight e Vampire Diaries. Certo, non mancano brani dove si vorrebbe alzare il tiro con una facile critica sociale ("Praise The Lord"), ma in definitiva, i Blutengel che ci piacciono (?) sono quelli pompatissimi ed epici di "Into The Void" (con i vocalizzi di Ulrike Goldmann "alla Ofra Haza"), “Alles”, "Teufelswerk", "Am Ende Der Zeit", "Morninstar", ecc... "Un:Gott" (pubblicato in svariate versioni), consta di 15 brani, tra cui, come visto, abbondano i potenziali "hits"; nel suo genere e per i fans dei Blutengel, un disco praticamente perfetto. Voto: 7/10
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