Recensione: Orations "Receiver"
ORATIONS
Receiver
(CD, Swiss Dark Nights)
Nell'aggressiva “All The Honey” gli Orations incrociano shoegaze e post-punk come in una versione indiavolata/assatanata dei Cocteau Twins... La voce di Jess Collins incanta gli ascoltatori proponendo l'idea di una Elizabeth Fraser alla quale sono saltati i nervi, la musica è tiratissima, la ritmica di un tribalismo squassante... E la prima impressione, almeno nel caso di questi americani, è davvero quella che conta. Gli Orations sono dei veri e propri esperti nell'ibridare malinconie dream-pop con cattiverie post-punk. “Receiver”, terzo titolo degli Orations per la Swiss Dark Nights, è un disco che sta a questo millennio così come (prendiamo come esempi validi alcuni episodi dei vari Autumn, This Ascension, Faith & The Muse o Sunshine Blind) potrebbe benissimo stare agli anni novanta. “Receiver” fotografa un gruppo nel momento del suo massimo splendore, in quel frangente di creatività dove ogni mossa fatta è sinonimo di qualcosa di riuscito. Undici canzoni per altrettante perle di suono che sfiorano il the-wall-of-sound cuore in mano e anima per le corde vocali. Il mio consiglio è di cominciare da “All The Honey” e proseguire il viaggio fino alla conclusiva “Cracking The Safe”, tant'è da rimanere anche noi senza fiato (proprio come gli stessi Orations). Voto: 9/10
https://swissdarknights.bandcamp.com/album/receiver