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Recensione: Minuit Machine "Infrarouge"

MINUIT MACHINE "Infrarouge" (lp, cd, Synth Religion)

L'avventura di Minuit Machine si era chiusa il 12 Aprile 2016, con un comunicato in cui Helene De Thoury ed Amandine Stioui annunciavano la fine di un sodalizio artistico che ci aveva regalato due album ed un Ep. Il 27 Ottobre del 2018, abbastanza a sorpresa, visto la lanciatissima attività di Helene col suo progetto solista Hante, arriva un nuovo comunicato che annuncia la ricomposizione del duo, al lavoro su nuove canzoni, che vanno a formare questo "Infrarouge", in uscita il 13 Maggio 2019, poco più di tre anni dopo l'annunciata (ed a questo punto, momentanea) fine del progetto. Dieci tracce di coldwave che riprendono il discorso esattamente dal punto in cui l'aveva lasciato "Violent Rains"; la voce malinconica di Amandine e le melodie oscure di Helene tornano ad amalgamarsi perfettamente, per un disco assolutamente valido, tanto negli episodi maggiormente malinconici ("Ballet", "Forgive Me For My Sins"), tanto in quelli più ritmati e ballabili ("Prey Hunter", "DRGS", "Empty Shell").Testi introspettivi, basati su esperienze personali, atmosfere notturne, malinconiche ma al contempo ballabili: "Infrarouge" poco o nulla aggiunge a quanto già detto nei dischi precedenti (ma l'esperienza accumulata da Helene, anche grazie alla già nutrita discografia di Hante, si fa sentire a livello di arrangiamenti), per quello che è appunto, un apprezzabilissimo, ma pur sempre "canonico" disco synthwave/coldwave. Bentornate, Minuit Machine. Voto: 7,5/10

https://synthreligion.bandcamp.com/

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