top of page

Recensione | SOMBRE "Linsay"

SOMBRE

Linsay

(CD/ Digitale, Uproar For Veneration Records)



Dopo otto anni di gavetta, tra le altre cose segnati da particolarissime rivisitazioni di classici di Dead Can Dance e Killing Joke, i francesi Sombre giungono finalmente al loro album di debutto. Un esordio “educato”, quasi in sottovoce, contraddistinto da un flusso di sonorità “gentili” e “ombrose”, mai invadenti ma in alcuni episodi ugualmente incisive. Nonostante l'inizio a colpi di “curesco” post-punk di “Black Skin Twins” (con tanto di basso in primissimo piano), le strade di suono che percorrono “Linsay” sono prevalentemente asfaltate con materiale sintetico, elettronico, così da costituire uno scenario synthpop di sommessa bellezza. Anche se non mancano brani ritmati e accattivanti (come “New Creatures” o “False Illusions”), il grande merito della band è quello di riuscire a mantenersi prevalentemente su mood malinconici, ombreggiati, senza mai annoiare l'ascoltatore. Senza nulla togliere alle composizioni originali del duo francese, il gioiello di “Linsay” è una perfettamente riuscita cover di “Kids In America” di Kim Wilde che, grazie alla struggente enfasi degli archi e delle percussioni, riesce a scavare nell'universo cinematico di In The Nursery. Capolavoro di cover-version!

Voto: 7/10


facebook.com/thebandsombre


Featured Posts
Recent Posts
Archive
Search By Tags
Follow Us
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page