Recensione: Ritual Howls "Rendered Armor"
RITUAL HOWLS "Rendered Armor" (lp, cd / Felte)
Il quarto album del trio di Detroit arriva a due anni dall'Ep "Their Body" e li conferma tra le massime realtà del panorama "oscuro" internazionale. Le otto tracce di "Rendered Armor" si sviluppano ancora una volta lungo le coordinate di un rock-industriale velato di nero, pronto ad alimentare un dancefloor post-apocalittico. Rispetto ai dischi precedenti, è oggi forse più marcata la componente elettronica, mentre si confermano quelle atmosfere cupe ed ossessive, dal taglio cinematografico, perfette per un western moderno (si ascolti sopratutto l'iniziale, ottima, "Alone Together") ed i testi intropettivi e surreali che sono un pò il marchio di fabbrica di Ritual Howls. "Mother Of The Dead" è condotta da una sezione ritmica che può ricordare a grandi linee quella di "She's Lost Control"; "Love Cuts" alza il ritmo e ci introduce in un vortice elettronico, oscuro ed ossessivo; lato A chiuso dall'ottima "The Offering", che mette in evidenza belle linee di synths ed un'incalzante drum-machine. Il mio entusiasmo cala un pò sul lato B, caratterizzato dalla malinconia che pervade "Devoured Decensy" e "Thought Talk", mentre sono maggiormente ritmate "I Can Hear You" e "All I've Known". Otto tracce (tendenza quella dei dischi "brevi", senza inutili riempitivi che noto con piacere sta tornando di moda) che fanno di "Rendered Armor" un ottimo lavoro, anche se le attese alimentati dalle precedenti pubblicazioni, erano un pò più alte. Voto: 7,5/10
http://www.felte.net/