Recensione: Pleasure Symbols "Closer And Closer Apart"
PLEASURE SYMBOLS "Closer And Closer Apart"
(lp, Avant!)
Tre anni dopo l'omonimo Ep, sempre pubblicato per Avant!, riecco Pleasure Symbols con il loro primo album. Le due ragazze australiane smettono (in parte) i panni cupi e minimali "alla Tropic Of Cancer" dell'Ep, a favore di un sound più prossimo al dream-pop e allo shoegaze oscuro. Le otto tracce di "Closer And Closer Apart" danno, a mio avviso, il meglio nel lato A, dove il livello compositivo cresce brano dopo brano; si parte con i toni malinconici e rarefatti di "Endless", pezzo ancora abbastanza legato al sound del precedente lavoro, mentre dalla successiva "Dissociation" si nota la già citata evoluzione, verso un suono più fluido ed incisivo, che mette in evidenza un guitar-sound avvolgente ed armonico. Si prosegue e si alza ulteriormente il livello con "Image Reflected", il mio brano preferito del disco, contraddistinto da liquide chitarre “alla Disintegration” e si chiude con i ritmi incalzanti di "Heavy Breathing", a completare un poker praticamente perfetto. "Chain Of Love" apre la B-side su toni minimali, oscuri e malinconici, con le successive "Death And Between", “Autonomy” e “Swallow Whole” a mantenere il disco su alti livelli, seppur meno entusiasmanti rispetto a quanto espresso sull’altra facciata. Più chitarre e meno synth, più dream-pop e meno cold-wave, ferma restando la matrice malinconico-oscura dei brani: questa in estrema sintesi l’evoluzione sonora di Pleasure Symbols, che con “Closer And Closer Apart” hanno realizzato un ottimo disco. Consigliato. Voto: 8/10
http://www.avantrecords.com/