Recensione: Sonsombre "The Veils Of Ending"
SONSOMBRE "The Veils Of Ending" (cd, Post Gothic)
"The Veils Of Ending" è il secondo album di Sonsombre, progetto solista di Brandon Pybus (Virginia, USA). Look e sound non lasciano alcun dubbio sulle influenze musicali del progetto americano: The Sisters Of Mercy, Fields Of The Nephilim, The Wake (tanto per restare in USA), ecc... per un rock che più gotico non si può. Undici brani per chi non è assolutamente interessato all'originalità, ma esclusivamente desideroso di ascoltare del buon gothic-rock, con pezzi dai refrain vincenti, supportati da graffianti chitarre e basso pulsante; su tutto, il canonico "vocione" alla Eldricht/McCoy. Diversi i brani meritevoli di citazione: su tutte "Fear", brano per il quale Sonsombre ha realizzato anche un video, pezzo che, per quanto mi riguarda, evoca fortemente il fantasma dei Suspiria di "Allegedly, dancefloor tragedy"; ottimo l'inizio del disco, con la micidiale doppietta costituita da "Coming For You" e la successiva "Night Child" (che, forse per via del titolo, sembra pagare pegno più di altre ai Fields Of The Nephilim). L'indiavolata "The Future Is Black", e "Matte Black" rappresentano un'altra doppietta vincente, tra echi di Sisters Of Mercy e The Mission, mentre "It's Alright" mi fa ripensare ai Nosferatu. Alternando brani più aggressivi ad altri maggiormente tenebrosi ("A Ghost Story", "Unfit For Endings"), "The Veils Of Ending" ci offre un viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca del più classico sound gothic-rock che ebbe il suo massimo splendore a cavallo tra gli anni '80 e '90. Per nostalgici, ma non solo. Voto: 7,5/10
https://postgothic.bandcamp.com/album/sonsombre-the-veils-of-ending-post-gothic-004