Recensione | Grooving In Green : "A Second Chance..."
GROOVING IN GREEN
A Second Chance...
(CD, autoproduzione)
A sette anni di distanza dal precedente “Stranglehold” parliamo oggi del terzo album dei Grooving In Green, la “all-star” goth-band britannica formata una decina di anni fa da due costole dei Children On Stun nei nomi di Peter Finnemore e Simon Manning (RIP). Dai tempi dell'esordio con “Post Traumatic Stress” sono cambiate tante cose all'interno del gruppo: l'attività live si è infittita tantissimo (contrariamente alle pubblicazioni in studio) e i musicisti non sono più gli stessi degli esordi. Con il chitarrista Peter Finnemore e il cantante Tron Bison (unici due membri originari dei Grooving In Green) ritroviamo oggi la (italianissima) bassista Switchblade Switch e il batterista Simon Rippin (vecchia conoscenza della scena goth britannica tra The Nefilim, Fields Of The Nephilim, NFD, The Eden House, Red Sun Revival etc etc etc etc etc...). Probabilmente proprio grazie all'affiatamento trovato dall'attuale formazione concerto su concerto, i Grooving In Green di “A Second Chance...” propongono un'identità sonora più personale che, qua e la, rifugge parzialmente le radici della loro musica a favore di un rock-sound psichedelico che sa un po' di “Cult alla Love” (come in “A Little Soul” o nella title-track stessa). L'impatto d'insieme dell'album è senz'altro molto buono e diretto, ma non così forte da cancellare definitivamente le ombre del passato. Dico questo perché, almeno a mio parere, i brani migliori del disco rimangono comunque quelli ancora legati ai canovacci goth-pop dei Children On Stun, proprio come scolpito nella memorabile sequenza di “OnLine Activist”, “Post Truth” e “Out Of Time”. Un album che, in conclusione, conferma il talento di questo manipolo di musicisti con un piede, anzi “un anfibio”, ancora negli anni novanta e che non corre il rischio di perdersi nel mare delle uscite di genere dell'era di bandcamp. Voto: 8/10
https://groovingingreen.bandcamp.com/