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Recensione: Drab Majesty "Modern Mirror"

DRAB MAJESTY "Modern Mirror" (2lp, cd / Dais Records)

Consacrato dal precedente album ("The Demonstration") come uno dei nomi più importanti del panorama darkwave internazionale, Drab Majesty era atteso con curiosità al banco di prova del nuovo (terzo) disco. "Modern Mirror" salta l'ostacolo in scioltezza, con otto tracce (suddivise su due vinili, se optate per questo supporto fisico) che confermano l'estro ed il talento del progetto americano; non posso negare che complessivamente continuo a preferire "The Demonstration", ma è probabilmente solo una questione affettiva: averne di dischi come "Modern Mirror"! Come già spiegatoci da Andrew Clinco nell'intervista realizzata qualche mese fa, il disco fa riferimento alla figura di Narciso, riletta in chiave moderna, coi social network ad incarnare lo specchio in cui ci guardiamo; il tema è sviluppato lungo le coordinate di una darkwave melodica e delicata, forse maggiormente "solare" rispetto a quella che caratterizzava i due album precedenti, ma che non rinuncia ancora oggi a momenti introspettivi. Dopo l'introduttiva (e forse superflua) "A Dialogue", il disco entra nel vivo con "The Other Side", classico brano "alla Drab Majesty", caratterizzata dai canonici arpeggi di chitarra e synths, per una linea melodica dai toni malinconici. Si vola alto sull'altra facciata del primo vinile, con "Ellipsis", uno dei brani che hanno anticipato la pubblicazione dell'album, caratterizzata da refrain e linea melodica tra le più avvincenti dell'album e l'ottima "Noise Of The Void", dai toni crepuscolari/decadenti che ne fanno uno dei momenti topici del disco. Il secondo vinile ospita un altro magistrale paio di brani: "Dolls In The Dark" e la già nota "Oxytocin", due pezzi che ammaliano sin dal primo ascolto, in cui Drab Majesty mette in campo tutto il corollario sonoro e visivo (è uno dei nomi di riferimento della scena vaporwave) che l'ha imposto all'attenzione mondiale. L'altra facciata si apre con "Long Division", altro ottimo brano che indugia su atmosfere malinconico/decadenti; chiude la lunga (troppo?) "Out Of Sequence" ed in definitiva è per "colpa" di questa e dell'iniziale "A Dialogue" che preferisco "The Demonstration", ma al di là di questi dettagli, "Modern Mirror" è un disco eccellente e Drab Majesty è ormai da annoverare tra le certezze di questa "scena".

Voto: 8,5/10 www.daisrecords.com

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