Recensione | Wires & Lights : "A Chasm Here And Now"
WIRES & LIGHTS
A Chasm Here And Now
(CD/Digitale, SPV/Oblivion)
Era il 2012 quando, con l'album “The Final Act”, salutavamo per sempre uno degli ultimi baluardi della scena gothic-rock inglese degli anni novanta. Loro erano i Passion Play, una band dal suono malinconico ma possente sul quale aleggiavano gli spiriti romantici di The Chameleons, The Mission e Rosetta Stone. Ogni canzone dei Passion Play suonava per me come un addio: fosse come da radiografia delle emozioni di un cuore infranto o, in altri casi, come dell'esplosione di una testa saturata dalla rabbia e dalla disillusione. In “A Chasm Here And Now”, il debutto dei Wires & Lights, ritroviamo tutte le caratteristiche migliori della composizione e dell'interpretazione di Justin Stephens (allora mastermind dei Passion Play) più, valore aggiunto, un moderno susseguirsi di inedite visioni post-punk e indie-rock. Il tutto comincia senza tanti fronzoli o troppe esitazioni con il fendente di “Drive”, un esempio di “post-punk moderno” o (se preferite) “alternative-rock senza tempo”, in cui le linee pulsanti del basso sono l'incipit migliore per incanalarci nella direzione del mood battagliero del rigenerato Stephens. Siamo appena al secondo pezzo del lavoro, “Swimming”, l'episodio con il ritornello più catchy dell'album, che già sembra di essere testimoni di un disco che rimarrà nella testa e nel cuore prima ancora che nella storia. I Wires & Lights sono unici nel riassumere al presente quel verbo rock caratterizzato da umori darkeggianti che, ai tempi della golden age della musica rockwave, alimentarono i fuochi di passione delle “missioni camaleontiche” di Burgess e Hussey. Arrivati a questo punto del mio scritto, probabile, qualcuno comincerà a sospettare che sto parlando di un album che rischia di essere derivativo o impersonale: assolutamente no! La vera forza della proposta di Wires & Lights, al contrario di tutto quello che ho involontariamente lasciato intendere, sta proprio nell'attualità del suono. “Sleepers”, per citare un altro dei tanti momenti esaltanti di “A Chasm Here And Now”, farebbe per esempio più gola ai White Lies che ai ChameleonsVox. La mia descrizione del debutto dei Wires & Lights finisce qua, perché proseguire a parlare del mio disco preferito dell'anno potrebbe essere oltremodo tediante... Voto 10/10
https://wireslights.bandcamp.com/album/a-chasm-here-and-now
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