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Recensione: Bedless Bones "Sublime Malaise"

BEDLESS BONES “Sublime Malaise”

(cd, digital download / Cold Transmission)

E’ un momento particolarmente fertile per le voci femminili, da Chelsea Wolfe ad Anna Von Hausswolf, da Lingua Ignota a Marissa Nadler e l’elenco potrebbe continuare. Oggi però parliamo di Bedless Bones, progetto dell’estone Kadri Sammel. “Sublime Malaise” è il suo pregevole album d’esordio; un disco che, in undici tracce dalla prevalente matrice elettronica, spazia attraverso atmosfere diverse, dai momenti più solenni e sacrali, come quelli dell’iniziale “Nemesis Unborn” e di “Revelations”, alle dimensioni elettro-ipnotiche di pezzi come “Limbs Entwined”, “Heavy Words” e “Where Is My Voice” (che possono rimandare a diverse cose di Alison Lewis/Zanias, tanto per citare un altro dei progetti femminili più interessanti del panorama internazionale). Tra gli altri brani da citare, senza dubbio “Sad And Alone”, dove gli elementi percussivi ed i BPM sono in primo piano, svelando in pieno il potenziale elettro-dark del pezzo, “Drifting” che mi evoca invece certe atmosfere di Keluar altro (ormai defunto) progetto di Alison Lewis e “No Ceremony”, brano tra i più delicati del disco ed accompagnato (come “Limbs Entwined”) da un interessante videoclip, che testimonia come anche l’aspetto visivo sia importante nel contesto del progetto estone. “Sublime Malaise” si rivela quindi come un ottimo disco, in grado di muoversi sapientemente attraverso diverse sfaccettature della musica elettronica oscura. Consigliato! Voto: 8/10

https://bedlessbones.bandcamp.com/

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