Recensione: Derniere Volonte "Frontiere"
DERNIERE VOLONTE “Frontiere”
(lp, cd / Hau Ruck!)
E’ ormai da tempo che i tamburi hanno smesso di rullare in casa Derniere Volontè e così anche il nuovo “Frontiere” si allinea sulle sonorità degli ultimi album di Geoffroy D. (il precedente “Prie Pour Moi” risale ormai a tre anni fa), accantonando le tonalità marziali a favore di un sound più soffuso, intimo e malinconico (tra le tante, si ascolti “Je Parlerai du Noir”), che in alcuni passaggi si contamina con quello dell’altro suo progetto (Position Parallele), più prossimo all’elettro-minimal dei primi anni ’80 (“A L’Envers”). Tredici le tracce di “Frontiere”, disco che parla di solitudine, malinconia e perdita di persone care; sarà per via di queste tematiche, ma il disco si mantiene “sottoritmo” almeno sino alla traccia numero sei (la title-track) dove la drum-machine torna a pulsare in modo più deciso, a supportare il refrain più immediato dell’album e la melodia tessuta dal synth. In un album che fa prevalere la vena malinconica/romantico/decadente /, si mettono in evidenza, oltre alle già citate, brani come “Au Dessus des Lois”, “Nous Savons Pourquoi” e “Dis Moi”. Non posso negare che il Derniere Volonte che preferisco è quello dei primi dischi, ma detto questo, “Frontiere” è comunque un disco apprezzabile che con tre-quattro brani in meno avrebbe brillato ancora di più. Voto: 7/10
https://tescogermany.bandcamp.com/album/frontiere