Recensione | 3+Dead : 3+Dead
3+DEAD
3+Dead
(CD/Digitale, Swiss Dark Nights/Icy Cold Records)
Per chi la sera ama sedersi sul divano e sentire bella musica sognando ad occhi aperti (o semi-aperti) l'album di debutto di questa band romana è un obbligo. Dici “shoegaze” e “dream-pop” e viene subito da pensare: sarà la solita storia già letta, con sonorità e voci celestiali già sentite tra Cocteau Twins, This Mortal Coil e altri nomi appartenenti alla 4AD o alla Projekt? Anche se la risposta è in parte affermativa, i 3+Dead si dimostrano però bravissimi ad aggiungere alla proposta quel tot di personale da renderla intrigante e non scontata. Capita dunque che da una parte troviamo le squisitezze zuccherine di pezzi come “Ocean Drift”, “Shine” o “Antigia” (che palesano le muse ispiratrici dei 3+Dead nel frattempo esaltandone il talento canoro di Elisa), dall'altra una serie di episodi più frizzanti che in alcuni casi (come nell'opener di “Snake Of June”) si avvicinano ad una sana voglia di danzare. “November” (sarà anche perché il mese è quello in corso) è la traccia probabilmente più incisiva dell'intero lavoro: una sorta di onesto compromesso tra l'intimità eterea del gruppo e l'urgenza di comunicazione di una delle due label fautrici del prodotto, la Swiss Dark Nights, che deve molto alla darkwave d'azione di Ash Code e Hapax. Rimanendo sulla pista da ballo è poi d'uopo citare l'electroclash vibrante di una grandissima reinvenzione di “Kebabtraume” dei DAF così come avrebbero saputo ricostruire solo i migliori Ladytron. Altro gran bell'esordio da appuntare sul taccuino dei nostri prossimi ascolti. Voto: 8/10
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