Recensione | Hidden House : Hidden House
HIDDEN HOUSE
Hidden House
(CDr EP/Digitale, autoproduzione)
Hidden House è un sentito omaggio al gothic-rock inglese degli anni novanta come pensato, voluto e realizzato da Unfaithful e Tenebrio: due veterani della scena underground milanese in circolazione da oltre un trentennio con precedenti esperienze che vanno dal dark classico al metal estremo e l'industrial attraverso progetti quali Dusting Tears, Teka Phobia, Cold Raven, Karmàdoom, Nyarlathotep, Drown In Blood e Mortal Hope. Due persone, due teste diverse: quattro mani con cui lavorare sul remake di un pamphlet dal sapore vintage e goticissimo. “Hide” colpisce innanzitutto per il ruolo da protagonista di un “darkissimo” riff di chitarra ispirato a The Sisters Of Mercy, The Mission e Rosetta Stone che, inevitabilmente, pone il suono degli Hidden House in una collocazione di stile ben definita e precisa. Una formula oscura che si ripete anche negli altri tre brani dell'EP e che, dulcis in fundo, trova la sua manifestazione migliore nel macabro epiteto di “Real”, pezzo che (per la voce e le per tastiere) sembrerebbe essere stato estratto dagli archivi dei primi Nosferatu. Gli Hidden House non sono nulla di nuovo per il popolo della notte, ma qualcosa di imperdibile per tutti coloro che hanno ancora nel cuore il morso del vampiro David (alias Kiefer Sutherland) in “The Lost Boys” e le ballate stregate di “Rise” dei Nosferatu. Voto: 7,5/10
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