Recensione: KALTE NACHT "Kalte Nacht"
KALTE NACHT “Kalte Nacht”
(lp, Geheimnis Records)
L’ennesimo duo della scena dark/synth-wave internazionale arriva oggi dalla Grecia, risponde al nome di Kalte Nacht e come la regola pare imporre, è formato da una donna (Myrto Stylou ) alla voce ed un uomo (Nikos Konstantinidis ) ai synths. Il loro omonimo disco d’esordio, si articola in otto tracce di classica coldwave oscura, come anche il nome della band (fredda notte) suggerisce. “Kalte Nacht” è un disco inevitabilmente derivativo ma comunque interessante e piacevole, aperto dalle atmosfere ossessive ed oscure di “Ghost Dance”; segue la melodia dinamica di “Humans Are Mistakes”, ma è la successiva “Sanctum”, che si impone come potenziale hit del disco, grazie alla sua ottima linea melodica che in certi passaggi mi ha rimandato ai primi Kirlian Camera. Frenetica ed incalzante è “Inmost Desire?”, mentre “Nykta Skia”, ovvero ombra della notte, mantiene anch’essa la promessa del titolo, per quella che suona come una ballata sintetica infestata dai fantasmi, scelta anche come singolo ad anticipare l’album. In un alternarsi di brani cantati in greco ed altri in inglese, ecco “A Rare Obsession”, mentre la successiva “Voices In Silence” alza nuovamente il ritmo ed è cantata a due voci; chiusura affidata al minimalismo della title-track. Tra echi dei connazionali Selofan (più per la lingua madre che per una vera affinità stilistica) i Kalte Nacht vanno ad allungare la lunga tradizione greca in campo minimal-synth /coldwave con un esordio da salutare in maniera certamente positiva. Voto: 8/10
https://kaltenacht.bandcamp.com/releases