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Recensione: Rosegarden Funeral Party "Martyr"

ROSEGARDEN FUNERAL PARTY “Martyr”

(lp - cd, Moon Sound Records)

Attivi da circa tre anni, i Rosegarden Funeral Party hanno realizzato sul finire dell’anno scorso il loro primo album “Martyr” (negli stessi giorni usciva per la spagnola Oraculo Records “Once In A While”, vinile limitato a 300 copie con sei brani inediti o realizzati in precedenza nel solo formato digitale, tra cui si mette in evidenza soprattutto la title-track, vero hit “gothic-rock”). Il nome scelto dal trio di Dallas ed il look della loro front-woman, la vocalist e polistrumentista Leah Lane, potrebbe far pensare ad un gruppo che abbraccia sonorità prettamente “gothic”, ma in realtà il loro sound è più sfaccettato e decisamente più prossimo al post-punk con forti contaminazioni “rock”. Le iniziali “Fade To Black” e “Mirror’s Image” aprono ottimamente l’album; un fiume in piena di energia, grazie a ruggenti chitarre su cui svetta l’ottima voce della Lane (una volta tanto NON faremo il paragone con Siouxsie, almeno a livello vocale). La successiva “AMC” poggia invece su melodiche linee di synth, senza che il sound del trio di Dallas perda la sua connotazione post-punk; ecco quindi la title-track, un altro pezzo tiratissimo che immagino possa dare il meglio di sé in ambito “live”, data l’energia che sprigiona su disco. Si prosegue su questa linea, in equilibrio tra melodia ed energia anche nella seconda metà di “Martyr”, disco certamente apprezzabile, che mette ulteriormente a fuoco le intuizioni dei brani inclusi in “One In A While” (anche se io apprezzo maggiormente quest’ultimo). Una band dall’indubbio potenziale, di cui sentiremo ancora parlare. Voto: 7/10

https://moonsoundsrecords.bandcamp.com/album/martyr

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