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Recensione: Clone Culture "Innocence"

CLONE CULTURE “Innocence”

(cd, Cold Transmission Records)

Secondo album per gli italiani Clone Culture, “Innocence” esce per l’onnipresente Cold Transmission Records. Le undici tracce del disco hanno il pregio di non fossilizzarsi su schemi prevedibili e ripetitivi, ma spaziano attraverso diverse dimensioni di un caleidoscopio sonoro che abbraccia post-punk, darkwave (in minima parte a dire il vero) ed indie-rock. Se l’apertura è affidata ai toni minimali e malinconici di “Souvernirs”, già la successiva “Off You Go” tratteggia scenari completamente diversi, per un “guitar sound” arioso, dall’appeal immediato; “Feed Me Tonight” e “Defeating Time” sono altri due ottimi esempi della versatilità sonora dei Clone Culture (nel secondo brano da notare l’azzeccato apporto del sax); che dire poi del cambio di ritmo tra il tiratissimo post-punk di “You Were Just Like An Illusion” e le vibrazioni depechemodiane di “Right Back To You”. Mi piace ricordare anche “Demand For It” (tra echi di Editors ed Interpol), “Tearing Our Minds To Pieces” e la conclusiva “You Are The One”. Non c’è un solo pezzo fuori posto in “Innocence”, disco tra i più interessanti in questo primo trimestre 2020. Consigliato! Voto: 8/10

https://cloneculture.bandcamp.com/

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