Recensione: Spectres "Nostalgia"
SPECTRES “Nostalgia”
(lp, cd / Artoffact Records)
Quarto album per i canadesi Spectres (il primo prodotto da una grossa label come la Artoffact, che in precedenza aveva ristampato i tre dischi precedenti), “Nostalgia” si articola in nove tracce che spaziano tra aggressivo post-punk (“Pictures From Occupied Europe”) ed una new-wave dallo spiccato gusto melodico (quasi “pop” nel senso più nobile del termine), il tutto ammantato da quel classico senso di malinconia e nostalgia (appunto) che caratterizza chi guarda agli indimenticabili anni’80 come punto di riferimento della sua proposta musicale. L’iniziale “The Head And The Heart” è un perfetto esempio della capacità della band canadese di saper coniugare la rabbia del post-punk con linee melodiche ariose ed immediate; “Dreams” propone esattamente quel dream-pop che il titolo promette, “When Possessed Pray” si apre con un basso che fa tanto “Ceremony” salvo poi evolversi verso il pop dei New Order più spensierati. La già citata “Pictures From Occupied Europe” cambia totalmente registro e piazza una scarica di adrenalina sull’ascoltatore. “Years Of Lead” e “Fate” ribadiscono il lato più melodico/romantico degli Spectres, mentre “Insurgence” torna a far rullare i tamburi, per un ibrido tra 1919 e The Alarm a cui è difficile resistere. Il fantasma dei New Order con quel basso inconfondibile torna a farsi sentire in “The Call”; chiusura affidata al “positive-punk” di “Along The Waterfront”. Con “Nostalgia” gli Spectres completano un’evoluzione nel loro sound, che li porta verso orizzonti maggiormente “romantici” rispetto al passato, per quello che è indubbiamente il loro miglior album. Voto: 8/10
https://spectresvancouver.bandcamp.com/album/nostalgia