Recensione | Delphine Coma : Secondary Eyes
DELPHINE COMA
Secondary Eyes
(MCD/Digitale, Swiss Dark Nights)
La mia è una recensione di rivolta: un collage di frasi fatte che, spero, spronino questa band texana a pubblicare il prima possibile un secondo album, degno successore del precedente “Leaving The Scene”. Anche in “Secondary Eyes”, un EP composto da quattro brani di cui tre sono versioni differenti della title-track, i Delphine Coma mettono in mostra un'arte musicale invidiabile da tanti. Ashe Ruppe (un uomo con nel proprio curriculum nomi come Written In Ashes e Trance To The Sun) e Amendoa Lizzbeth Tamburri sanno bene come trattare con delicatezza, accuratezza, passione, sapienza, quei suoni umani degli oscuri anni novanta. “Secondary Eyes” (disponibile in versione “normale” o come remixata da Hapax e The Coventry) è il brano darkwave perfetto, 101% figlio della nuova generazione gotica degli anni 2020, con suoni sintetici amalgamati in modo esemplare al fare umano. “Out Of My Head (Dead Ends)”, l'altro inedito dell'EP, è magnifico esempio di un'arte più oscura, meno danzettara, forte di un rindondare di ritmiche secche e ossessionanti che ci rimandano alle vere intenzioni della dark-music strizzando l'occhio ai primi lavori dei Lycia. La mia critica? Semplice! I Delphine Coma sono troppo bravi per congedarsi ai propri fan con due canzoni e basta. URGE UN SECONDO ALBUM! Voto: 9/10
https://swissdarknights.bandcamp.com/
https://delphinecoma.bandcamp.com/music