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Recensione: House Of Harm "Vicious Pastimes"

HOUSE OF HARM “Vicious Pastimes”

(lp, Avant! Records)

La copertina di “Vicious Pastimes”, debut album di House Of Harm, trio americano di Boston mi rimanda a “Pornography”,: tre soggetti ritratti su sfondo rosso, volutamente mosso e sfuocato, poi ascolti la traccia numero quattro del disco, l’ottima “Against The Night”, dove gli echi di “One Hundred Years” sono innegabili… insomma, non male come biglietto di presentazione, ma diciamo subito che le analogie con il capolavoro incommensurabile dei The Cure finiscono qua; la musica proposta dagli House Of Harm è decisamente più “solare”: un ibrido tra post-punk e dream-pop che semmai privilegia il sound dei Cure di dischi più “leggeri” tipo “Wish” (a dire il vero, in tracklist c’è anche “Catch”, che però nulla ha a che vedere con il brano della band di Robert Smith) . Ariose melodie, una bella voce e sonorità decisamente accattivanti quelle di House Of Harm, che trovano però la loro sublimazione nella title-track, il singolo perfetto, pezzo “killer” che da solo giustificherebbe l’acquisto del disco: un brano perfetto, travolgente sin dal primo ascolto, vero anthem darkwave che non può lasciare indifferenti. Nove tracce per un disco assolutamente gradevole, anche se come detto, forse un po' troppo “solare” per i miei gusti. Disponibile dal 4 Settembre su Avant! Records. Voto: 7,5/10

https://houseofharm.bandcamp.com/

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