Recensione: Linea Aspera "LP II"
LINEA ASPERA “LP II”
(lp, digital download / auto produzione)
Quando l’aspettativa è troppo alta, dietro l’angolo spesso si cela la (mezza) delusione. Questa in estrema sintesi potrebbe essere la recensione su “LP II”, secondo album di Linea Aspera, arrivato ad otto anni di distanza dal fragoroso esordio del duo composto da Alison Lewis e Ryan Ambridge, che nel frattempo si erano separati e dedicati ad altri progetti (più che altro Alison, attiva prima come Keluar e quindi da sola come Zanias). Era quindi giunta come una bomba nei mesi scorsi, la notizia del ricomponimento del duo, prima per una serie di concerti (interrotti da ciò che tutti sappiamo) e quindi della pubblicazione di un nuovo disco. “LP II”, uscito da ormai alcune settimane ed auto-prodotto, si articola in otto tracce tra synthwave e coldwave che risentono molto di quanto fatto da Alison nelle sue ultime incarnazioni artistiche, per un disco non brutto, ma che è quasi completamente privo del piglio e della freschezza del suo predecessore. Se là tutti i pezzi erano potenziali singoli, qui si viaggia decisamente sotto ritmo, per brani che privilegiando tratteggiare scenari sonori minimal/malinconici (“Equilibrium” ed “Entanglement” tanto per fare due nomi), attendendo invano un cambio di passo e quei pezzi che possano nuovamente trascinarci in pista. Ci provano ”Entrophy” e “Redshift”, ma con modesti risultati. Volendo ironizzare, potremmo quindi dire che “LP II” è un disco adatto ai tempi (cupi) che stiamo vivendo, più consono ad un ascolto casalingo che non a fornire nuovi spunti ai djs. Come detto, non un brutto disco, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più. Voto: 6,5
https://lineaaspera.bandcamp.com/album/linea-aspera-lp-ii