Live report: IANVA

"Anima" XVII Edizione de Il Rumore del Lutto Festival - Parma, Teatro Farnese. 4 Novembre 2023

I concerti di Ianva sono merce rara, talvolta impreziositi da location speciali. Dopo la magnifica esibizione di tanti anni fa al Vittoriale (quale posto migliore per la band genovese?) i nostri, dopo una (troppo) lunga assenza, tornano sulle scene, nel magnifico contesto del Teatro Farnese di Parma, all'interno di "Anima" XVII Edizione de Il Rumore del Lutto Festival. Due luoghi magici, testimonianza dei fasti di un’Italia che pare ormai lontana anni luce dal triste Paese che oggi conosciamo, tema caro ai nostri e sviscerato con lucidità e tragica preveggenza dai meravigliosi testi di Mercy. Non a caso il concerto viene aperto da due brani (“Portatori del fuoco” ed “Il bello della sfida”) tratti da “La mano di Gloria”, album del 2012 che a conti fatti si è rivelato drammaticamente profetico (per nostra sfortuna): con buona pace dei detrattori i cosiddetti “complottisti” si sono rivelati semplicemente lungimiranti… La realtà è sotto i nostri occhi, basta volerla vedere.

Inutile dire quale clima d’attesa abbia preceduto l’evento, con i biglietti esauriti in prevendita nel giro di mezz’ora e fans accorsi da tutta Italia e non solo. A dispetto della lunga inattività “live” e di una evidente emozione (che raggiunge il suo apice quando un Renato visibilmente commosso ha ricordato Beppe Spanò e Dario Parisini), Ianva si è confermata una “macchina da guerra” (mi si perdoni la figura retorica) dal vivo: marziali, epici e magnificamente “novecenteschi” (citando lo stesso Renato). Sette musicisti eccezionali e due grandi interpreti come Renato e Stefania ci hanno condotto dalla distopia (??) de “La mano di Gloria” al tragico epilogo dell’impresa di Fiume. E’ quindi la volta di brani tratti dall’ultimo album (anche se ormai risalente al 2017), “Canone europeo” e dall’Ep (fresco di ristampa in versione estesa, “L’Occidente”). La chiusura non poteva che essere affidata ad un brano che, ahinoi, non smette di essere attuale come “Italia: Ultimo Atto” e dall’inno immortale “Dov’eri tu quel giorno?”, sigillo conclusivo di ogni concerto di Ianva. Cala il sipario, tutti in piedi ad applaudire, consci di essere stati testimoni di una serata memorabile. W IANVA!