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Live report: The March Violets + The Bellwether Syndicate

THE MARCH VIOLETS + THE BELLWETHER SYNDICATE

Associazione Ekidna, Carpi - 14 Ottobre 2023


Certi eventi meritano i chilometri che devi percorrere, sia per la qualità della proposta musicale, sia per organizzazione, calore ed amicizia che dalle mie parti (la derelitta “scena milanese”, in mano a djs improvvisati, pubblico distratto e concerti ormai quasi totalmente affidati a “cover band” ) è ormai utopistico pensare di trovare. Eccomi quindi “in perfetta solitudine” a Carpi, per la seconda delle due tappe italiane del tour che vede coinvolte i britannici The March Violets ed il nuovo progetto di William Faith, gli americani The Bellwether Syndicate. E’ la mia prima volta all’Ekidna, locale che mi affascina da subito: una ex scuola sperduta nei campi, ora trasformata in associazione culturale, con spazi ampi e ben organizzati. Vengo accolto dal calore e dalla simpatia di Gianfranco (storico dj del Condor di Modena, una persona che con passione, competenza ed umiltà - dote assai rara di questi tempi- tiene alto il livello della scena "gotica" emiliana) e Nicoletta, mentre l’afflusso del pubblico procede in maniera regolare e costante, così che alle 23 circa, quando salgono sul palco i The Bellwether Syndicate, il colpo d’occhio è più che buono.


Non ho problemi ad affermare che sono loro il principale motivo della mia trasferta; ho scoperto un po' in ritardo questo nuovo progetto di William Faith (superfluo ricordare i trascorsi di quest’uomo, vera e propria istituzione del gothic rock, un curriculum il suo, che ben pochi possono vantare), ma me ne sono subito innamorato ed ho infatti acquistato il cd “Vestige & Vigil” appena entrato in sala. La scaletta della band americana poggia prevalentemente sul nuovo disco (con l’eccezione di “The Night Watch” e “You Can See Through Me”, tratte dal precedente Ep), in un concerto energico che trascina il pubblico sin dai primi brani. Il magnetismo di William Faith è innegabile, ben supportato dal resto della band, che annovera anche sua moglie Sarah Rose Faith. Uno show esaltante, che propone una sapiente miscela di gothic-rock, post-punk e darkwave per una tracklist chiusa da “Sovereign”, tratta dal repertorio dei magnifici Faith & The Muse.





Il tempo di una breve pausa (soprattutto per William Faith, che fa gli straordinari in questo tour, visto che deve passare dal ruolo di voce e chitarra per The Bellwether Syndicate a quello di basso e voce nei The March Violets) e tocca appunto alla band di Leeds. Tra vicissitudini personali e cambi di formazione, la band (attiva sin dal lontano 1981), conta ora sui membri originali Rosie Garland (voce) e Tom Ashton (chitarra). Una carriera iniziata in quella Leeds che ha dato i natali anche a quei Sisters Of Mercy con cui i nostri hanno incrociato le carriere e condividono l’uso della drum-machine. Una scaletta che passa da brani storici ad altri più recenti, con Rosie (alquanto loquace) ad introdurre e commentare ogni brano, mentre le sue movenze sul palco tradiscono la sua attività di cabaret-performer.


Un percorso che non può che concludersi con l’hit “Snake Dance”, il loro brano più celebre e cha fa danzare tutto il pubblico presente. Degna conclusione di due ottimi concerti, per una serata decisamente da ricordare ed incorniciare. Da sottolineare la disponibilità di tutti i membri delle due bands nel firmare autografi e fare foto coi fans dopo lo show, mentre in consolle Gianfranco ha ricordato (se mai ve ne fosse bisogno) perché è uno dei dj più apprezzati di questo ambiente: una selezione musicale la sua, ben lontana dalle solite banalità proposte da molti altri. Sarà un piacere tornare a Carpi l’11 Novembre prossimo per un altro grande appuntamento con la storia del gothic-rock: i francesi Corpus Delicti.


Articolo e foto a cura di Giorgio Brivio.

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