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Recensione: A Void Dance "Dance In A Void"

A VOID DANCE “Dance In A Void”

(cd, digitale/ Autoproduzione)

 



A volte ritornano…A Void Dance è un quartetto veneto formato da (usando le loro stesse parole) “quattro vecchi ragazzi”: Alessio e Michele, rispettivamente basso e voce, ne sono membri fondatori dal 1998 che, dopo aver preso parte al progetto elettronico Cradle of Love, l'esperienza N.E.P.H. ed altre collaborazioni, tornano con il fulcro della band originale per riproporre le sonorità degli esordi in un contesto nuovo e rielaborato. Con loro Mauro (ex Ottodix, Captain Mantell, Garbo) già nella band dal 2001 al 2005 ed il chitarrista Luca, membro fondatore della band melodic metal Nor-Disk. I sei brani che compongono “Dance In A Void” sono quindi il frutto di anni d’esperienza che si materializzano in brani che sfuggono a semplicistiche classificazioni di genere, fluttuando tra varie sfumature del rock (alternative e gothic), post-punk e darkwave. Se i primi tre pezzi vedono prevalere un “guitar sound” particolarmente robusto e, appunto, rockeggiante, il secondo terzetto privilegia atmosfere “oscure e decadenti” (ed è quindi quella che preferisco) con “Deadmoon” e la conclusiva “Violet Reflection” ad imporsi come i miei pezzi preferito del disco. Un Ep interessante e meritevole d’attenzione… I vecchi leoni ruggiscono ancora! Voto: 7,5/10

(Recensione a cura di Giorgio Brivio)

 





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