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Recensione: Ataraxia "Pomegranate - The Chant of the Elementals"

ATARAXIA “Pomegranate – The Chant of the Elementals”

(lp, cd / The Circle Music)



“Pomegranate – The Chant of the Elementals” è l’ultima fatica di Ataraxia, band tra le più longeve ed ammirate del panorama “alternativo” italico, per la quale non credo siano necessarie particolari presentazioni: decine di dischi e centinaia di concerti sono la migliore testimonianza dell’arte dei nostri. “Pomegranate”, che giunge a due anni dal disco precedente, è quindi l’ennesimo capitolo di una discografia ormai sterminata, che nel corso degli anni ci ha regalato capitoli indimenticabili, gioielli di rara bellezza, cesellati con classe, seguendo coordinate fuori dal tempo e dallo spazio, col filo conduttore di un’immutata bellezza. Sarebbe limitativo incasellare il trio modenese in un genere; partiti da sonorità più oscure, gli Ataraxia hanno saputo evolversi, mantenendosi però al tempo stesso “fedeli alla linea”, aedi di tempi e mondi passati (l’antica Grecia come stella polare), a cui guardare con nostalgia, per perdersi in universi sonori ammantati di bellezza, tra le liriche di Francesca Nicoli e le melodie tessute da Vittorio Vandelli e Giovanni Pagliari. L’iniziale “Hlara Aralh”, “Ode ad Afrodite” ed “Aura Magi” sono alcuni dei titoli che mi sento di dover citare, ma “Pomegranate” (nove tracce sul cd, otto sulla versione in vinile) è un’opera da assaporare nella sua interezza e che sancisce ancora una volta il talento poetico di Ataraxia. Una certezza.

Voto: 8,5/10 (Recensione a cura di Giorgio Brivio)

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