Recensione: Burning Gates "Before The Rain"
BURNING GATES “Before The Rain”
(CD/Download, Swiss Dark Nights)
Tre anni dopo “New Moon”, ad oggi il loro album più compatto e diretto, ritornano, sempre in gran forma, i torinesi Burning Gates. Quattro tracce, di cui due inedite, concepite tra Torino e Londra, in nome di quel gothic-rock caratteristico degli anni novanta ma erede dei ronzii e delle provocazioni di New Model Army, Killing Joke e Fields Of The Nephilim. “Before The Rain”, il brano dal quale prende il titolo l'EP, è il classico “botto alla Burning Gates”, con chitarre affilate, ritmiche incalzanti e quell'inconfondibile voce piena di rabbia (quella di Michele Piccolo) che conosciamo da oltre un trentennio. Un episodio bello, ma non nuovo per gli aficionado della band che, qua e la, troveranno alcuni rimandi al lavoro di debutto degli Ordeal By Fire (altro gruppo di Michele formatosi in seguito al primo scioglimento dei Burning Gates). Prosecuzione logica del capolavoro di “New Moon” è invece “Solitude And Freedoom”: gioiello di gothic-rock tormentato come ricamato con cura dalle (ormai) indubbie qualità della band. A questo punto qualcuno si chiederà se allora tutto è rimasto come sempre oppure c'è qualcosa di nuovo in quest'altro episodio firmato Burning Gates. La risposta arriva con una struggente reprise di “Only The Memories” come ricostruita dalla malinconia delle tastiere, un ingrediente inedito nell'universo del gruppo, che mi ricorda quando i The Mission fecero la stessa operazione con una reinterpretazione piano e voce di “Kingdom Come”. Ultimo episodio di questo poker d'assi è il “Nuclear Sky Mix” della title-track: non un remix danzettaro per personaggi da spiaggia ma, più semplicemente, un inserimento deciso nell'uso di una drum-machine più spedita e metronomica dell'umanità delle ottime bacchette di Davide. Voto: 7,5/10 (Recensione a cura di Alex “Mish” Daniele)
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