Recensione: Chiron "The Sun Goes Down"
CHIRON “The Sun Goes Down”
(cd, Dark Vinyl Records)
A ben sette anni dall’album precedente, tornano i Chiron, con il nuovo “The Sun Goes Down”. Non brilla certo per prolificità la discografia di questo progetto australiano capitanato da Michael Aliani (aka Carrodus) e fondato nel lontano 1997 quando il nostro abbandonò gli Ikon, di cui era il vocalist. Dagli Ikon proviene anche il leggendario bassista Dino Molinaro, che torna in formazione a sottolineare la sezione ritmica dei brani in cui è più spiccata la matrice post-punk (l’ottima “Decline” su cui la figura dei New Order di “Movement si staglia in maniera prepotente ed anche “Let Us Begin”) all’interno di un disco non certo immediato, contraddistinto da sonorità oscure, spesso concettuali, claustrofobiche e minimaliste (si ascolti lo spoken word di “Forsaken” e “Frantic”, entrambe sottolineate da un sassofono presente in diversi brani).Tra i brani più accessibili, citazione per “Sadly”, contraddistinto da una forte componente elettronica su cui svetta la sempre affascinante voce di Aliani, mentre poggia tutto sulla malinconia “Darker Days” (che troviamo anche in chiusura del disco in un diverso remix). Incentrato su tematiche come l’isolamento, la solitudine e la perdita di qualcuno/qualcosa, “The Sun Goes Down” è certamente il lavoro più oscuro nella pur scarna discografia di Chiron, un disco non semplice che sfida l’ascoltatore, brano dopo brano.
Voto: 7,5/10 (Recensione a cura di Giorgio Brivio)
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