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Recensione: Cold Cave "Fate In Seven Lessons"

COLD CAVE “Fate In Seven Lessons”

(lp, digital download /Heartworm Press)



Dieci anni! Tanto è trascorso da “Cherish The Light Years”, precedente album di Cold Cave ed il nuovo “Fate In Seven Lessons”. A dire il vero, questo lasso di tempo è stato colmato da numerosi singoli ed Ep (spesso, ahimè solo nel formato digitale), oltre che dall’ottima raccolta “Full Cold Moon”, ma finalmente è giunto il momento di un nuovo album per il progetto di Wesley Eisold, seppur articolato su sole sette tracce (ovviamente, visto il titolo del disco), una delle quali è la già nota “Promised Land”, posta in chiusura del lavoro. La copertina non può non rimandare a “Power, Corruption & Lies” dei New Order palesando, se mai ve ne fosse ancora bisogno, qual’è uno dei principali punti di riferimento del sound del progetto americano; un ibrido tra il synthpop della band mancuniana (su tutte, si ascolti “Night Light”) e la darkwave “alla Sisters Of Mercy “, la cui immagine si staglia decisa sullo sfondo di un pezzo come la già citata “Promised Land”. “Psalm 23” ed “Honey Flowes” sono altri pezzi riconducibili all’anima più “oscura” del disco, nonché tra le mie preferite, imperniata su bassline micidiali e su un riuscito connubio tra chitarre e synths, mentre la favolosa “Happy Birthday Dark Star”, vola alta sull’onda di una melodia synthpop /coldwave che affascina sin dal primo ascolto. “Fate In Seven Lessons” è un gioiellino di elettro-pop virato in nero che si va ad inserire nella lista dei dischi da ricordare per il 2021 e conferma Cold Cave come uno dei nomi più “cool” del panorama internazionale ! Voto: 9/10 (Recensione a cura di Giorgio Brivio)


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