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Recensione: DIVE "Where Do We Go From Here?"

DIVE “Where Do We Go From Here?”

(cd, Out of Line)



Il titolo del nuovo disco di DIVE è una domanda che inevitabilmente tutti (o quasi) ci siamo posti in questo anno di pandemia. Per usare le parole dello stesso Dirk Ivens “il mondo non sarà più come prima, ma anche quando le cose non vanno nella maniera sperata, bisogna cercare di mantenere un’attitudine positiva”. Per “Where Do We Go From Here?”, Dirk si è avvalso della collaborazione di Jan Dewulf (Diskonnekted / Your Life On Hold), ottenendo un sound particolarmente cupo (inevitabilmente) che si rifà ai suoi primi album ed a quanto realizzato come Klinik. Nove tracce di oscura elettro-industrial, tra beats pulsanti e voci toccanti. Magistrale e travolgente il combo iniziale, “Inside Your Head” e “Black Star” e se “Slave To Desire” porta un momento di quiete, sono i travolgenti beats di “Leave Me Be” a riportarci in pieno vigore elettro-industrial, tra avvolgenti pulsioni ipnotiche. Già che si siamo, ricordiamo che nell’Ep incluso nella “limited edition” del disco è incluso un eccellente remix a cura di Suicide Commando, oltre ad un altrettanto valido remix di Numb per “Death Machine” e versioni alternative di “Inside Your Head” e “Black Star”. Nonostante non sia semplice tracciare un bilancio in una discografia così vasta e che ha fatto di DIVE uno dei nomi “simbolo” della scena elettro-industrial, trovo che “Where Do We Go From Here?” sia da annoverare tra i capitoli più riusciti. Imprescindibile! Voto: 8,5/10 (recensione a cura di Giorgio Brivio)


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