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Recensione: Lebanon Hanover "Sci-Fi Sky"

LEBANON HANOVER “Sci-Fi Sky”

(lp, cd / Fabrika Records)



Quale miglior colonna sonora di “Sci-Fi Sky” per i tempi che stiamo vivendo? Crepuscolare sin dalla copertina, il sesto album di Lebanon Hanover li conferma come uno dei gruppi di riferimento della scena darkwave contemporanea. Un disco che rasenta la perfezione nella sua prima metà, grazie a cinque brani tra i più efficaci nella discografia del duo anglo/svizzero. Apre l’ottima “Living On The Edge”, contraddistinta da una ritmica incalzante ed affidata alla voce di Larissa Iceglass, nella consueta alternanza alla voce tra lei e William Maybelline, a cui è appunto affidata la successiva “Golden Child”, dai toni maggiormente malinconici; la drum-machine torna a picchiare (con Larissa alla voce) in “Garden Gnome”. Bassline incalzanti e sferzanti chitarre: la ricetta di Lebanon Hanover è semplice ma quanto mai efficace anche oggi, come sublimato dalla già nota “The Last Thing”, efficacissimo singolo che ha fatto da apripista all’album. Meno travolgenti i brani della B-side, tra cui spicca la misteriosa “Third Eye In Shangai”, opener di un trittico particolarmente oscuro e claustrofobico, che vede in “You Pure Soul” il suo secondo atto, mente la chiusura è affidata all’apocalittica “Come Kali Come”. “Sci-Fi Sky” si dimostra disco maturo, frutto di una costante evoluzione di Lebanon Hanover; certamente tra i dischi da inserire nelle classifiche di fine anno. Voto: 8/10

(Recensione a cura di Giorgio Brivio)

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