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Recensione: Ohne Nomen "Nightflower"

Ohne Nomen “Nightflower”

(cd, Cold Transmission)



Esordio discografico per Ohne Nomen, duo italiano formato da Fra “AngeNoir” Marlat e Filippo Marlat, che è anche uno dei due componenti di Iamnoone (con l’altro, Stephan Seth, che ha scritto i testi del disco). “Nightflower” si articola in dieci tracce di elettro-pop “oscuro” assolutamente piacevoli; un viaggio attraverso la notte condotte sulle linee di synth anni’80, per un disco che induce alla danza (quando potremo apprezzare questi brani in un locale?) sin dall’iniziale “The Fire Within”, primo di una lunga serie di potenziali riempipista che include l’ottima “Fell” (Nightflower Remix)”, brano di punta del disco per quanto mi riguarda, la sensuale “Feel The Breath” ed “Ishtar”, tutte concentrate nella prima metà del disco, completata da “City Of The Dead”, pezzo che seppur scandito dalle consuete ritmiche elettro-pop, è ammantato da atmosfere più rarefatte. Certamente positiva, anche la seconda metà del disco, che mette in evidenza soprattutto “Dance Of Death” e “Creatures Of The Night”. Per dare delle coordinate di riferimento a chi non abbia ancora ascoltato il disco, i primi due nomi che mi sento di accostare ad Ohne Nomen, sono Void Vision e Sally Dige tra i progetti contemporanei ed Anne Clarke tra quelli “storici”, ma in generale “Nightflower” è un ottimo disco che guarda all’elettro-pop europeo ed alla migliore italo-disco anni’80 Un esordio assolutamente positivo e convincente. Voto: 7,5/10 (Recensione a cura di Giorgio Brivio)


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