Recensione: PLASTIC ESTATE "Plastic Estate"
PLASTIC ESTATE “Plastic Estate”
(lp, digital download / Avant!Records)
Messisi in evidenza con il pregevole singolo “This Place” (2020), i Plastic Estate rilasciano (anche questa volta per Avant! Records), il loro omonimo debut-album. Dieci tracce tra coldwave e synthpop, per un’elettronica dai toni ora maggiormente malinconici (“When You’re Gone”), ora più spensierati e decisamente ballabili (“Divinely Impaired”, “There Must Be More Than This” giusto per citare i due brani che preferisco). Linee sintetiche velate di nero, dal piacevole gusto retrò per un sound che potrebbe ricordare i New Order (si ascolti in particolare l’inizio di “Berlin”) ed i Lust For Youth (la debole “The Difference” – mi spiace ma chi scrive non apprezza particolarmente il duo danese). Il nostro duo è invece gallese (se non erro) ed il suo album debutto merita certamente un plauso, un ascolto e possibilmente l’acquisto; il disco scorre in maniera piacevole dalla prima all’ultima traccia, offrendoci uno dei migliori episodi synthwave dell’anno in corso. Voto: 7,5/10 (Recensione a cura di Giorgio Brivio)
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