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Recensione: Push Button Press "Black Swan"

PUSH BUTTON PRESS “Black Swan”

(cd, digital download / Cold Transmission)




Giunti al loro secondo album, gli americani Push Button Press, rilasciano con “Black Swan” un disco che farà la gioia degli appassionati del post-punk più “melodico”. Nove tracce dai refrain accattivanti, che cavalcano l’onda di graffianti chitarre, basso e batteria. Un disco “old school” quindi, che entra immediatamente nel vivo con l’iniziale “The End Of Time”; ritmo e melodia sono il connubio vincente su cui Push Button Press strutturano le loro canzoni, facendo di “Black Swan” un disco infarcito di potenziali singoli, come ribadito dalle successive “Trace”, “Vril” e “Dim”: un quartetto di brani adrenalinico, decisamente coi fiocchi! “Broken Faces” abbassa il ritmo e le luci, per condurci in dimensioni maggiormente introspettive ma la successiva title-track ed i due brani conclusivi (“Scars” e “Cold As The Ground That Lie Above Me”) tornano a far ruggire le chitarre per un epilogo di album dai toni epici. Non c’è che dire, “Black Swan” è un disco che tiene alta la bandiera del post-punk: a livello di proposta musicale, niente di nuovo sotto il sole, ma come dico sempre, se si amano certe sonorità, questo non è un problema! Voto: 8/10

(Recensione a cura di Giorgio Brivio)


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