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Recensione: Sacred Legion "The Silent Lineage"

SACRED LEGION “The Silent Lineage”

(cd/digitale, Bat-Cave Productions)



Tocca a otto astuzie deathrock (con chiari riferimenti al Rozz Williams periodo Shadow Project e Daucus Karota) presentare ai lettori di Ascension Magazine la venuta di questa sinistra band laziale. Sacred Legion esprime la voglia di Fabiano Gagliano, voce e chitarra del gruppo, di riaccaparrarsi di quel buio gotico consumato tra fine anni novanta e primi duemila con i gloriosi Chants Of Maldoror. Ora che citazioni e doverose presentazioni sono terminate, non rimane che immergersi in questo album che, contrariamente al nome della band, trasuda di profano e maledetto ad ogni suo passaggio. Canzoni brevi (a parte l'iniziale “Flower Phantoms”), raramente oltre i tre minuti di durata, proprio come lance con la punta di nera ossidiana progettate per trafiggere il nostro gotico cuore malato. Album che gioca tantissimo sulla potenza dei singoli strumenti (chitarra, basso e batteria) e la graffiante vocalità di Fabiano, “The Silent Lineage” è una fragorosa esplosione del deathrock americano anni ’90 al suo apice. Anche se l'album è scevro da riempitivi o da brani di una qualità inferiore, costretto a menzionare una canzone piuttosto che un'altra, consiglio ai lettori di approfondire l'ascolto della strepitosa “Black Sun Ritual” (con un incipit che mi ha riportato alla memoria gli strepitosi Southern Death Cult) e della successiva “Hole In The Heart”. Voto: 8/10 (Recensione a cura di Alex “Mish” Daniele)


https://www.facebook.com/SacredLegion

https://batcaveproductions.bandcamp.com/album/the-silent-lineage


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