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Recensione: The March Violets "Crocodile Promises"

THE MARCH VIOLETS “Crocodile Promises”

(CD, Metropolis)


Le "promesse del coccodrillo", un tempo proposte al pubblico da una band che negli anni '80 pubblicava i propri dischi sotto la stessa etichetta dei Sisters Of Mercy, si intrecciano oggi con le "famose" lacrime dell'animale menzionato nel titolo. L'album, va detto, non è per nulla male e, soprattutto, conserva un suono fedele all'intera discografia della band, ad eccezione di alcuni singoli pop degli anni '80 in cui cantava la bellissima modella Cleo Murray. Rosie Garland, insieme al chitarrista Tom Ashton, rimane l'unico membro originale di quella formazione che un tempo conquistò il cuore di Andrew Eldritch, e continua a eccellere nel suo lavoro. Lo stesso si può dire di Tom Ashton e del ritmo inconfondibile della loro drum-machine, che in oltre quarant'anni di musica non ha subito cambiamenti; una drum-machine che per molti anni è stata la stessa utilizzata dai Sisters Of Mercy. "Crocodile Promises" è un album vivamente consigliato agli amanti del sound "gotico sintetico" fin dai suoi esordi. A differenza del precedente "Made Glorious" del 2013, i March Violets appaiono ora ancora più vintage. Nell'album figurano anche due brani composti da William Faith (Mephisto Walz, Shadow Project, Faith & The Muse, ora The Bellwether Syndicate e bassista dal vivo per i March Violets): un valore aggiunto per il prestigio di questo storico gruppo del suono gotico "made in Leeds". Ma dove sono finite quelle lacrime di coccodrillo menzionate all'inizio? La risposta si trova in 'Mortality', una canzone pubblicata in precedenza solo in formato digitale nel Natale del 2015, scritta da Simon Denbigh (noto anche come Simon-D o Simon Detroit). Ecco chi mi manca in questo disco: Simon! La caratteristica distintiva dei March Violets, oltre ai ritmi unici della loro drum-machine (programmata da Denbigh), erano i duetti tra Simon e Rosie. Simon, purtroppo non ha però potuto partecipare a questo progetto a causa di una brutta malattia che non gli permetterà mai più di salire su un palco! Il disco, lo ripeto, è molto buono, ma la cosa che più mi auguro è che sia stato pubblicato con il benestare di Simon, la prima "viola di Marzo" per eccellenza!

Voto: 7,5/10 (Recensione a cura di Alex Daniele)















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